LA MOSTRA DE L'ERLIQUIE

    Tra ll'antre erliquie che tt'ho ddette addietro
C'è ll'aggnello pascuale e la colonna:
C'è er latte stato munto a la Madonna,
Ch'è ssempre fresco in un botton de vetro.
    C'è ll'acqua der diluvio: c'è lla fionna
Der re Ddàvide, e 'r gallo de san Pietro:
Poi c'è er bascio de Ggiuda, e cc'è lo sscetro
Der Padr'Eterno e la perucca bbionna.
    Ce sò ddu' parmi e mmezzo de l'ecrisse
Der Carvario, e cc'è un po' de vita eterna
Pe ffa er lèvito in caso che ffinisse.
    C'è er moccolo che aveva a la lenterna
Dio cuanno accese er zole, e ppoi je disse:
"Va', illumina chi sserve e cchi ggoverna."

             Roma, 22 gennaio 1833

Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

Il sonetto letto dall'attore M.Mosetti

Dai versi in romanesco alla prosa in italiano

LA MOSTRA DELLE RELIQUIE

Tra le altre reliquie che ti ho dette prima c'è l'agnello pasquale e la colonna: c'è il latte mnnto alla Madonna, che è sempre fresco in un recipiente di vetro. C'è l'acqua del diluvio: c'è la fionda di re Davide, e il gallo di san Pietro: poi c'è il bacio di Giuda, e c'è lo scettro del Padr'Eterno e la parrucca bionda. Ci sono due palmi e mezzo dell'eclissi del Calvario, e c'è un po' di vita eterna per fare il lievito in caso che finisse. C'è il moccolo che aveva alla lanterna Dio quando accese il sole, e poi disse: “Va, illumina che serve e chi governa.”

Per saperne di più

Riportata da Gerusalemme nel 1223, La colonna della flagellazione di Gesù in diaspro sanguigno custodita in un reliquiario di bronzo dorato, citata nel sonetto, è una delle reliquie che si trovano nella chiesa di Santa Prassede al rione Monti. Si trova nella Cappella di S. Zenone che è considerata il più importante monumento di arte bizantina in Roma: per i mosaici del IX secolo, il portale con stipiti marmorei ornati a bassorilievo e il pavimento originario, il più antico esempio di opus sectile a marmi policromi.
Sotto la pietra circolare di porfido si apre il pozzo nel quale Prassede raccoglieva il sangue e i corpi dei martiri cristiani.