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Sono romano da quel 1951 in cui Roma mi vide nascere. A Roma ho frequentato il liceo classico oltre ad avere praticato il canottaggio agonistico ed essermela spassata come ogni ragazzo. Nel 1978 mi sono trasferito a Cuneo, per lavoro, e mi sono accorto quanto mi mancava la mia città.
Torno a Roma spesso e ora la vedo anche con occhi da turista, dando valore a tutto ciò che una volta guardavo solo di sfuggita: la città era solo lo sfondo su cui scorreva la mia vita, anche perché ero giovane. Lontani dal proprio luogo di origine si percepisce che la propria individualità è definita anche dalle proprie radici. La lingua è l'elemento essenziale che mette in evidenza una specifica visione del mondo, una filosofia di vita, un approccio tutto particolare a persone e cose: il Belli lo mise bene in evidenza.
Leggendo i Sonetti, ritrovo parole che non sento più pronunciare e mi rendo conto che stanno scomparendo sia per un processo di omologazione generale conseguente all'attacco portato dai media per diffondere il pensiero unico del buon consumatore sia perché ora si vive in una realtà multietnica.
Non sono un reazionario nostalgico del mondo passato né uno xenofobo: da cittadino del mondo sostengo l'importanza della differenza nell'uguaglianza, l'arricchimento generale dal contatto tra i vari modi di essere, la condivisione di esperienze diverse ugualmente importanti per la crescita culturale individuale e collettiva.
Penso che la Roma monumentale possa essere capita ed amata di più conoscendone i vari aspetti e in questo possiamo essere aiutati sia dalle immagini o dai video sia dal suo passato come ci viene raccontato dal Belli e da altri. Io con questo sito, per ora, cerco di presentare una certa Roma  condividendo il mio lavoro sui Sonetti del Belli che toccano luoghi, lingua, storia e quella che era la  plebe di questa città eterna nel suo modo di vedere la vita, modo che resta sedimentato nell'animo di molti romani.

Daniele Bajani

Canottieri in allenamento sul Tevere nel 1971, io sono al carrello 4

canottaggio sul Tevere anni 1971