ER MORO DE PIAZZA NAVONA
Vedi llà cquela statua der Moro
C'arivorta la panza a ssant'Aggnesa?
Ebbè, una vorta una Siggnora ingresa
La voleva dar Papa a ppeso d'oro.
Ma er Zanto Padre e ttutto er Conciastoro,
Sapenno che cquer marmoro, de spesa,
Costava più zzecchini che nun pesa,
Senza nemmanco valutà er lavoro;
Je fesce arrepricà ddar Zenatore
Come e cquarmente nun voleva venne
Una funtana de quer gran valore.
E cquell'ingresa che ppoteva spenne,
Dicheno che cce morze de dolore:
Lusciattèi requia e scant'in pasce ammenne.
25 agosto 1830
Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti
Dai versi in romanesco alla prosa in italiano
IL MORO DI PIAZZA NAVONA
Vedi là quella statua del Moro che è rivolta verso S.Agnese?
Ebbene, una volta una signora inglese la voleva comprare dal Papa a peso d'oro.
Ma il Santo Padre e tutto il Concistoro, sapendo che quella statua di marmo, di spesa, era costata una cifra superiore al suo peso in zecchini, senza considerare il valore del lavoro; le fece riferire dal Senatore i motivi per cui non voleva vendere una fontana di quel grande valore.
E quell'inglese che poteva spendere, dicono che ci morì di dolore: pace all'anima sua (luceat eis, requiescant in pace – amen).